sabato 4 marzo 2017

Progetto Processo al libro: "La meravigliosa macchina" di Pietro Corvo di Bruno Quarzo


La classe 2C partecipa quest'anno al progetto di lettura denominato "Processo al libro", svolto in collaborazione con la libreria Casa sull'albero di Arezzo e, nell'attesa della giornata conclusiva che si terrà a fine aprile, i ragazzi leggono e, a giudicare dai loro lavori di rielaborazione creativa delle pagine lette, sembrano apprezzare vicenda e personaggi del testo.
Ottimo!
Presentiamo alcune attività di reading workshop e scrittura crreativa realizzate a conclusione della lettura della prima parte del libro.
Prima una sintesi delle sequenze più importanti:
Ø  Giacomo, un ragazzo di 12 anni, lascia l’orfanotrofio per seguire Pietro Corvo, un bravissimo quanto bruttissimo orologiaio.
Ø  Inizialmente vuole solo scappare e l’occasione gli si presenta quando, mandato a fare una commissione, si sofferma in una baracca in cui si trova un elefante (cosa insolita per la città di Torino!), però fugge da lì perché l’animale lo spaventa e torna da Pietro Corvo che, per gli anni a venire, lo tratterà come un figlio.
Ø  L’orologiaio costruisce una pendola per il ricco e stravagante Marchese di Moncalvo, padre di una figlia bellissima ma molto scortese, Irina, della quale Pietro Corvo è perdutamente innamorato
Ø  Irina è una pessima suonatrice di violino ed una sera, proprio quando Pietro aveva fatto di tutto per far partire la musica melodiosa della pendola nel momento preciso in cui tutti avrebbero potuto ammirarla, si arrabbia con l’orologiaio e lo caccia via in malo modo.
Ø  Tornati a casa, Giacomo e Pietro si accorgono che due ladri sono entrati in bottega: uno scappa subito, mentre l’altro più tardi, dopo una violenta colluttazione con Pietro, che rimane ferito gravemente alla testa.
Ø  Giacomo si reca a casa del Marchese Moncalvo, che si sente in colpa per quanto accaduto, accompagnato da un domestico di nome Jacques Rousseau, che dice di voler diventare prete solo per poter leggere tutti i libri possibile, anche quelli che verranno considerati proibiti.
Ø  A casa del marchese Giacomo viene accompagnato in una stanza, detta “stanza delle meraviglie”, piena di cose strane (bestie impagliate, conchiglie, grandi zucche gialle, coralli, pietre rare, coccodrilli, scimmie e pesci mostruosi…)
Ø  Giacomo vede una bellissima farfalla volante che aveva fabbricato per il conte proprio il suo maestro Pietro Corvo.
Ø  Il conte dona a Giacomo un libro, involtato su una stoffa nera, da far recapitare a Pietro Corvo affinché, appena guarito, l’uomo possa leggerlo.
Poi qualche citazione da tenere a mente per il proseguo del libro:


“L’apparenza inganna”

      “Non siamo altro che macchine viventi”
      “A volte siamo condannati a pensare”
     “Noi uomini siamo niente, tutto è da inventare”
     “La mente può percorrere enormi distanze, ma serve un lume per vedere da lontano: il lume della ragione”
Infine le attività svolte dai ragazzi sulla base di input da sviluppare:
1) Prova ad immaginare quale libro avrà nascosto nell'involucro nero il marchese di Moncalvo: quale sarà il titolo? Di cosa parlerà?
“Il libro per grandi ingegni” - parla degli ingranaggi più strani (Filippo)
“Irina, figlia del marchese di Moncalvo” - parla della bellezza di Irina (Giacomo)
“Come costruire una macchina vivente” - darà istruzioni su come costruire una vera e propria macchina (Michele)
“La mia macchina” - parla delle invenzioni di Pietro Corvo (Gianbattista)
“Il manuale dell’orologiaio” - parla di come fare a diventare ottimi artigiani, così Pietro Corvo potrebbe migliorare la sua arte (Gabriele C.)
“La bottega dell’orologio” - parla di tutte le macchine e di tutti gli orologi del mondo (Alessia)
“Le creazioni di Pietro Corvo” - parla di tutte le creazioni fatte dall’orologiaio (Sofia M.)
“Le invenzioni di Pietro Corvo” - parla di come ricostruire tutte le invenzioni che ha fatto lui (Marco P.)
“Macchine ed ingegni” – parla delle macchine più difficili da costruire (Riccardo S.)
“E ci allontanammo” – parla di una storia d’amore non finita bene (Ginevra)
"Il mondo delle falene" - parla di tutte le specie di falene (Vanessa)
"Fabric new" - parla di tutte le cose nuove e di miglior qualità che si possono fabbricare (Elena)
"Le macchine e i loro vantaggi" - parla di come costruire macchine e meccanismi (Vanessa)
2) Descrivi come immagini i tratti somatici della faccia di Pietro Corvo e, se vuoi, disegnalo sul quaderno
barba lunga, naso storto, bocca grande e corporatura robusta (Filippo);
calvo con soli pochi peli in testa, rugoso, cicciottello, orecchie a sventola, labbra carnose, ciglia folte, nei (Michele);
alto, robusto, capelli castani scuri quasi neri, barba un po’ lunga e riccioluta, sempre con cappello in testa, giacca lunga fino al ginocchio, stivali di cuoio, pantaloni larghi in velluto (Sofia B.);
molto brutto, con i piercing (nel 1700?) e sdentato (Gianbattista);
capelli corti, barba scompigliata (Gabriele C.);
bruttissimo: capelli castani, corti e scompigliati, occhi verdi e robusto; naso enorme, pieno di brufoli, orecchie a sventola e denti sporchi (Alessia);
capelli ritti, naso grosso, sdentato, orecchie a punta (Sofia M.);
basso, capelli pochi e grigi, con la gobba (Marco P.);
uomo basso, grassoccio, di carnagione scura, capelli scuri e disordinati (Riccardo S.);
viso molto rugoso, senza capelli, dalla bocca dall’espressione sempre imbronciata, un grosso naso e sopracciglia foltissime (Ginevra);
naso da strega, pochi capelli grigi a caschetto, faccia rugosa, orecchie ad elfo e denti storti (Elena);
capelli color grigio chiaro, occhi verdi, gobba sul naso, baffi e molti nei (Vanessa).
Pietro Corvo disegnato da Ginevra

Pietro Corvo disegnato da Michele

Pietro Corvo disegnato da Gianbattista

Pietro Corvo disegnato da Elena


Pietro Corvo disegnato da Sofia M.

Pietro Corvo disegnato da Alessia

3) Descrivi come immagini Irina e, se vuoi, disegnala sul quaderno
magra, alta, occhi azzurri, capelli lunghi biondi (Filippo, Sharma, Vanessa, Marco);
bella come la protagonista de “La Bella e la Bestia” (Sofia B.);
bella, con degli occhi fantastici, capelli lunghi e lentiggini (Gianbattista);
capelli neri lunghi e occhi grandi verdi (Gabriele C.);
bellissima: magra, alta, bionda, occhi celesti, bocca perfetta, sorriso splendente (Alessia);
alta, magra, bionda, con meches nere e marroni, ed occhi azzurri (Sofia M.);
ragazza giovane di media altezza, bel sorriso, con occhi di color azzurro come il cielo e capelli di un colore biondo chiaro, così chiaro da ricordare le spine di grano (Riccardo S.);
capelli castani lunghi legati con una treccia, occhi grandi con lunghe ciglia, eyeliner sugli occhi e rossetto rosso sulle labbra (Elena);
viso snello e semplice, occhi celesti, labbra sottili, lunghi capelli neri sempre raccolti in una crocchia (Ginevra).
Irina disegnata da Ginevra

Irina disegnata da Elena

Irina disegnata da Sofia M.

Irina disegnata da Alessia
4) Fingi di avere anche tu, a casa, una “stanza delle meraviglie” come quella vista da Giacomo nel palazzo del marchese di Moncalvo e dì cosa c’è al suo interno
Se avessi una stanza delle meraviglie ci metterei tutte le mie invenzioni (Giacomo).
Nella mia stanza delle meraviglie ci sarebbe uno gnomo con la coda da coccodrillo che mangia le fate (Michele).
Al suo interno ci dovrebbero essere delle macchine per depurare l’aria inquinata, un oggetto che serve a trasformare tutte le cose e delle penne magiche che, se dici loro un argomento, esse lo espongono e scrivono tutto alla perfezione (Gianbattista).
Se avessi in casa mia una stanza delle meraviglie ci terrei dentro libri di tutti i generi e in tutte le lingue (Gabriele C.)
Dentro la mia stanza delle meraviglie dovrebbero esserci molti fiori, in particolare le rose, i tulipani, le margherite, ecc…due cagnolini colorati di rosa (femmina) e di blu (maschio), al posto del pavimento un prato verde ed una finestra in cui batte sempre il sole (Alessia).
Se avessi una stanza delle meraviglie vorrei che al suo interno ci fossero animali fantasiosi e le mie creazioni (Sofia M.)
Nella mia stanza delle meraviglie ci pianterei una foresta in cui far vivere tanti animali (Marco P.)
Vorrei che nella mia stanza delle meraviglie ci fossero un campo da calcio, una tv enorme con la PS4, alcuni chef che mi preparassero tutte le delizie che voglio (Sharma).
La stanza delle meraviglie che mi immagino ha animali imbalsamati (topi, scimmie, tassi..), cassetti chiusi con lucchetti pieni di cose incredibili, come corna di elefanti, occhi di rana, code di topo… (Riccardo S.)
Nella mia stanza delle meraviglie ci sarebbero un unicorno, animali strani, tutti i vestiti, i trucchi e le scarpe possibili al mondo, una fune per fare danza aerea color arcobaleno e mille altre cose che mi piacciono (Elena)
All'ingresso, subito, ci sarebbero una statua di un coccodrillo con la testa di un'ape, poi la stanza si dividerebbe: a destra ci sarebbe un leone con una conchiglia al posto della testa e, a sinistra, un'ape con la testa di leone (Eugenio)

5) Se tu fossi un orologiaio abile come Pietro Corvo quale apparecchiatura fabbricheresti?
Fabbricherei un’apparecchiatura che faccia i compiti per me (Filippo), un rolex d’oro (Giacomo), un orologio a pendolo (Giulio S.), un carillon con la ballerina (Sofia B.), una macchina che serve per duplicare le cose (Gianbattista), un orologio solare e lunare con i disegni delle stelle (Gabriele C.), un orologio a cucù (Alessia, Vanessa), una penna che scriva con il pensiero, oggetti che camminano da soli, orologi che descrivono ai ciechi cosa succede intorno a loro (Sofia M.), un marchingegno che potesse fare tutto perché a volte sono “sfaticato” (Marco P.), un orologio in cui poter vedere la tv (Sharma), macchina del tempo (Riccardo S.), piccoli orologi da polso o da taschino, che si possono anche aprire per intagliarci frasi o iniziali, spille dalle forme graziose (Ginevra), un quaderno che scrive quello che dici così non mi stancherei più le mani a scrivere (Elena), una macchina volante del futuro o una sedia volante (Eugenio).
 6) Scrivi  quali sono, secondo te, le 5 parole più significative della prima parte del romanzo
Stranezze, ingranaggi, case, delusioni, meraviglie (Filippo)
Giacomo, orologio, Torino, Pietro Corvo, Irina (Gianbattista)
Farfalla, volante, bottega, pendolo, pietre (Giacomo)
Orologio, innamorato, brutto, scappare, stanza delle meraviglie (Gabriele C.)
Orologiaio, lume della ragione, apparenza inganna, brutto, stanza delle meraviglie (Marco)
Costruzione, fuga, difesa dai vandali, elefante, circo (Riccardo S.)
Orologi, circo, orologiaio, segreti, macchine volanti (Vanessa)
Orologiaio, Giacomo, Moncalvo, Pietro Corvo, Irina (Elena)
parole di Sofia M.

parole Eugenio
  
7) Crea una frase d’effetto che riassuma tutta la prima parte del libro letta o una frase del libro che ti ha colpito.
L’orologiaio abile ma distratto per amore (Sharma)
“Nulla è come sembra” (Gabriele C.)
“A volte noi uomini siamo condannati a pensare” (Alessia)
8) Scrivi per quale motivo consiglieresti ai ragazzi di un’altra classe di leggere o non leggere questo libro
Lo consiglio perché è pieno di divertimento ed emozionante, proprio un ingranaggio perfetto (Filippo)
Lo consiglio perché è un libro originale e lascia la suspence quando si finisce di leggere gli episodi (Sofia B.)
Il libro mi piace abbastanza, è carino anche se ogni tanto un po’ noioso, comunque lo consiglierei (Gianbattista)
Consiglio di leggere il libro perché è avventuroso e avvincente (Gabriele C.)
Consiglio di leggere questo libro perché e simpatico, divertente e ci fa entrare dentro le situazioni che vivono i personaggi (Alessia)
Consiglio questo libro perché fa collegamenti con la storia e poi è molto interessante (Sofia M.)
Consiglio il libro perché più leggi le sue pagine, più ti viene voglia di sapere come andrà a finire (Sharma)
Il libro lo consiglio perché mi ha incuriosito e parla di avventura, uno dei miei generi preferiti (Riccardo S.)
E’ un libro molto carino ma, personalmente, non mi fa impazzire perché preferisco altri generi; comunque il lessico è semplice e nel complesso è abbastanza divertente (Ginevra).
Consiglierei questo libro perché è divertente e la prima parte, che si conclude con un libro che il Marchese di Moncalvo dà a Pietro Corvo, mi ha molto incuriosito (Elena).
Consiglio di leggerlo perché mi è sembrato molto interessante, soprattutto perché le vite di un orfano e di un orologiaio insieme sono avventurose e misteriose, ma tutto è bene quel che finisce bene (Eugenio).

Ok! Avanti tutta! A breve lavoretti sulla seconda parte del romanzo.
work in progress...

Infine, un po' di foto dell'iniziativa Processo al libro: i ragazzi hanno ricreato un vero e proprio tribunale in cui dovevano sostenere tesi della difesa e dell'accusa del libro con tanto di testimoni e giudice supremo!





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